Il "Palazzo" sul Miglio d'Oro
Nel 1843 "il vistoso casino del Marchese di Vallelonga, il quale sussisteva, si può dire, nelle sole ruine" è affidato dalla famiglia Vallelonga a Camillo Napoleone Sasso perché lo ristrutturi, facendone un "palazzo" lungo la strada divenuta il "Miglio d'oro" famosa per la bellezza e per il lusso dei suoi insediamenti.
Il Sasso rettifica ed amplia il corpo di fabbrica principale, lo sopraeleva di un piano e realizza l'ampio scalone neoclassico ed il grandioso vestibolo.
Dal 1860, ed ancor più dopo il terremoto del 1861, Palazzo Vallelonga segue il destino di abbandono e di degrado dell'intera zona vesuviana e delle sue "ville".
Scompaiono gli stessi caratteri ambientali del territorio che le ospitava in un insieme unitario di eccezionale valore paesistico e culturale.